Hai avuto una bella idea e vuoi farne un film.

Ma sei proprio sicuro sia un’idea valida? E nel caso lo sia, come fare per passare dalla tua testa al grande schermo?

In questo modulo scoprirai la super tecnica per ricavare una storia eccezionale da praticamente qualsiasi idea!

 

Come scriverò altre volte durante questo corso, stiamo parlando di arte e dunque di strade uniche ed imprescindibili ce ne sono poche. Ci sono però dei percorsi più battuti di altri, o regole usate quasi sempre dai premi oscar. Nelle prossime righe scriverò i procedimenti più comuni o quelli usati dagli autori più famosi. Nulla ti vieta di apportare qualche variazione al programma. Però pensaci…ha senso fare una cosa diversa da quella che ha fatto vincere un premio oscar ad uno sceneggiatore?

C’è una scaletta di 7 passaggi che ti porta dal avere una vaga idea per un film fino alla stesura della tua sceneggiatura finale.

  1. Idea
  2. Story Line
  3. Soggetto
  4. Scaletta per Punti
  5. Trattamento
  6. Scaletta per Scene
  7. Sceneggiatura
 

Idea

Spegni il telefonino, metti in giardino il cane ed infila i pantaloni della tuta perché questo capitolo sarà il più importante di tutto il corso e non te lo devi perdere!

Non so se ci hai mai pensato, ma avere un’idea per un film è forse la cosa più facile del mondo. Voglio dire…tutti noi abbiamo dichiarato di averne avuta almeno una.

Magari ti svegli dopo aver fatto un sogno strepitoso, e non puoi fare a meno di pensare quanto sarebbe adatto per essere trasformato in un film.

O forse assisti ad un qualche avvenimento strano e pittoresco, e fantastichi sulle possibili reazioni del pubblico se lo potessi proiettare in un cinema.

Come fare dunque a capire quale idea può essere adatta per scriverci una sceneggiatura?

È sufficiente scrivere la tua idea sotto forma di domanda (che da adesso chiamerò “la formula”). La domanda da usare è:

Cosa succederebbe se…?

Se riesci a riformulare la tua idea con questo formato avrai modo di capire quali sono i suoi punti deboli, se è una idea originale o meno, e soprattutto avrai chiaro come poterla migliorare!

Va bene, mi sto immaginando la tua faccia confusa. Passiamo a fare qualche esempio.

Se ti proponessi come idea “Cosa succederebbe se un transatlantico affondasse con tutti i passeggeri a bordo?” che film ti verrebbe in mente? A me ne verrebbero almeno tre. Dunque questa non è una idea buona per un film.

Eppure l’hai messa nel formato che avevi detto. Come mai non funziona?

Ti ho detto che con la formula puoi capire se l’idea è buona (e questa non lo è) ma anche che è possibile vedere i punti deboli o trovare elementi originali. In questo caso, dato che così com’è non va bene, provo ad applicare qualche elemento di originalità e vediamo se riesco a farla diventare un’idea per una storia vincente.

“Cosa succederebbe se un transatlantico, soprannominato “l’inaffondabile”, affondasse durante il suo viaggio inaugurale con tutti i suoi passeggeri a bordo?”

Bene ora prova a dirmi che film ti viene in mente. A me solo uno: Titanic! Ecco che grazie alla formula sono riuscito a trasformare un’idea banale e già vista in un’idea originale!

Posso anche renderla ancora più originale! “Cosa succederebbe se un transatlantico, soprannominato “l’inaffondabile”, affondasse sbattendo contro un iceberg durante il suo viaggio inaugurale con tutti i suoi passeggeri a bordo?”

Ma Titanic è basato su una storia vera, nessuno si è inventato quel evento.

Mamma mia sei tosto eh?

Va bene proviamo con un altro esempio.

“Cosa succederebbe se un ragazzo si innamorasse di una ragazza?”

Questa idea è assolutamente poco originale, ma con un po’ di fantasia è possibile aggiungere qualche elemento per renderla unica.

“Cosa succederebbe se un ragazzo si innamorasse di una ragazza appartenente alla famiglia rivale, con l’opposizione di entrambe le famiglie?”

Se la scrivo così ti sembra più originale? Secondo me sì, perché mi viene in mente una sola storia con questa trama: Romeo e Giulietta.

Vorrei fare un veloce chiarimento: mi è capitato, mentre tenevo questa lezione, che uno dei miei studenti mi dicesse: “Ma guarda che in realtà con quel tocco di originalità non c’è solo Romeo e Giulietta. Sono usciti altri film e altre storie molto simili”. In quel caso la mia risposta è stata: “Sei sicuro che non fossero copie di Romeo e Giulietta?” Il fatto che altri autori copino una trama originale non rende la prima trama meno di valore. È il caso di Avatar. La sua trama è simile a FernGully – Le avventure di Zak e Crysta del 1992, ed identica ad Aida degli Alberi del 2001. La domanda è: qual’è la trama originale? Quella che è stata scritta per prima. Le altre sono solo copie.

Proviamo ancora con altre idee da migliorare.

“Cosa succederebbe se il primogenito di un soldato volesse andare in guerra al posto del padre per salvaguardarne l’onore?”

Ancora poco specifica vero? Aggiungiamo qualche tocco originale per renderla unica:

“Cosa succederebbe se LA PRIMOGENITA di un soldato volesse andare in guerra al posto del padre per salvaguardarne l’onore?”

Ed ecco Mulan!

Quello che sto cercando di dire è che ogni tua idea la devi trasformare in domanda, nello specifico la domanda “cosa succederebbe se…?”.

Hai visto un ladro che ha rapinato una vecchietta e vorresti scriverci un film. Coloro che non conoscono la formula magica prenderebbero subito appunti per la storia, e scriverebbero una cosa tipo: “Un ladro rapina una vecchietta per strada. La vecchietta va in coma”.

Se scrivi la tua idea in questo modo farai davvero fatica a capire se è valida, e se non lo è non saprai come fare per migliorarla.

Se invece ti alleni a scrivere le tue idee nel formato della domanda allora avrai “Cosa succederebbe se una vecchietta venisse derubata, e cadendo finisse in coma?”
Puoi notare come la formula renda più evidenti le carenze e i punti di forza.

Va bene d’accordo, ma siamo ancora fermi all’idea generica. Ho capito che con la formula riesco a rendere originale la mia idea…ma poi?

Una volta trovato il dettaglio che rende originale la tua idea, devi cominciare la fase che io personalmente ho rinominato “La Fase del Bambino Rompipalle”.

Hai presente quei bambini che, intorno ai 3 anni, iniziano a domandare: “Perché? E poi? E lui? E lei?” per ogni minima cosa? Ecco, tu devi diventare come quel bambino! Metti in discussione qualsiasi cosa! Devi diventare odioso da quante domande fai!

Proviamo a sviluppare la storia di Mulan:

“Cosa succederebbe se la primogenita di un soldato volesse andare in guerra al posto del padre per salvaguardarne l’onore?”

– Perché non ci va il padre?

Perché è malato e non può andare in guerra.

– Perché c’è un guerra?

Perché un esercito nemico sta invadendo la Cina.

– E poi?

E poi lei deve vestirsi da uomo per potersi arruolare.

– Perché?

Perché le donne non erano ammesse nell’esercito.

– E quindi?

Si traveste ma ha difficoltà negli addestramenti.

– Perché?

Perché è una donna di una famiglia borghese, non è abituata a fare sforzi e non è allenata.

– E allora?

Riesce comunque a non farsi scoprire dai suoi commilitoni.

– Perché?

Perché si allena tantissimo e migliora, arrivando al pari degli uomini, e ha uno spirito (Mushu) che la aiuta di nascosto.

– Perché la aiuta?

Perché si tratta dello spirito protettore della sua dinastia, e aiuta sempre i membri della famiglia se c’è una guerra.

– E poi?

Poi Mulan comincia ad innamorarsi del generale a capo del suo reggimento.

– Perché?

Perché lei diventa davvero brava, lui la nota e la segue personalmente negli allenamenti. Questa vicinanza fa in modo che lei si inizi ad innamorare.

– E poi?

Poi c’è da andare in guerra, il nemico è arrivato.

E così via, ormai hai capito come funziona. Se continui a rispondere a domande sempre più incalzanti creerai un filo logico inattaccabile per la tua trama, e la tua storia filerà liscia come l’olio! E soprattutto scoprirai dei meccanismi nella trama che non avevi proprio preso in considerazione all’inizio.

Continua con le domande fino a che arrivi alla fine. Questa è la tua idea sviluppata e messa a prova di bomba contro qualsiasi critico.

 

Story Line

Ne parlo meglio nei moduli più avanti, ma sappi che ogni buona trama gira intorno ad un conflitto. E ora è giunto il momento di individuarlo.

Nella fase della story line devi riassumere la tua storia nella forma:

è la storia di…che…

Lo so lo so, pare che qui io ti dia solo formulette e pochi spunti concreti. Fidati che se svolgi diligentemente questi passaggi alla fine godrai dei risultati.

Con questa nuova formula sei costretto a chiarire a te stesso chi è il protagonista e qual’è il conflitto principale.

Devi sempre avere un conflitto nella tua storia!. “Tizio vuole X e fa Y per averla/ottenerla”.

Nel caso di Mulan potrebbe essere “è la storia di Mulan, una ragazza che vuole andare in guerra anche se, essendo donna, non potrebbe”.

Non sempre avrai grandi sorprese o grandi rivelazioni in questa fase. Nel caso di Mulan non abbiamo scoperto niente di nuovo con la story line, ma non per tutte le trame è così.

In oltre proseguendo nella scaletta non preoccuparti se vedrai il focus della storia cambiare. La storia cresce con te e tu cresci con lei.

 

Soggetto

Ora passiamo da una fase “mentale” ad una fase dove ci devi dare dentro con la tastiera.

Qui si comincia a scrivere. Questo sarà ciò che manderai ad un produttore per fargli decidere se vale la pena leggere la tua sceneggiatura.

Adesso immagina di tornare a scuola, e di svolgere come compito in classe “Riassumi la tua storia”. Infatti il soggetto altro non è che un riassunto…molto riassunto.

È un testo in forma narrativa, proprio come un compito in classe, e deve essere lungo tra le 3 e le 4 pagine (so che in Italia alcuni produttori lo vogliono di 10 pagine. Ma purtroppo questo è un corso sullo show business di Hollywood, quindi potresti trovarti in difficoltà avendo a che fare con nostri compaesani).

Devi raccontare la storia del film, in terza persona (quindi “Tizio fa, poi dice…”) e devi chiarire

  • Dove si svolge la storia.
  • Quando si svolge la storia.
  • Chi è il protagonista.
  • Chi sono i personaggi principali (quelli veramente principali, non le comparse).
  • Il conflitto che fa muovere il protagonista.
  • Descrizione degli eventi principali.
  • Delineare i meccanismi di causa/effetto tra i vari eventi (ne parlo meglio nel modulo La Storia, ma si tratta di capire in che modo un evento porta ad un altro evento).
  • Le proporzioni tra le varie parti della storia (quanto sarà lungo il fatto X? E quando succede Y quanto dovrà durare nella storia?)
  • Risoluzione del conflitto.

Non vanno messi dialoghi e frasi troppo complesse. Scrivi il soggetto in un buon Italiano, ma non andare a scomodare Dante.

 

Scaletta per Punti

È la storia schematizzata. Fai una scaletta degli episodi, mettili in ordine come verranno proiettati al cinema. Attenzione, la scaletta degli episodi, non delle scene del film!

Ad esempio

  1. Mulan è spensierata con la sua famiglia.
  2. Arrivano i cattivi che minacciano la Cina.
  3. Viene chiamato in battaglia il padre.
  4. Il padre non può andare. Mulan prende il suo posto.
  5. Mulan si veste da uomo e parte.
  6. Mulan raggiunge l’esercito e iniziano gli allenamenti.

e così via. Non serve entrare troppo nei dettagli. Siamo ancora all’ossatura della tua storia.

Questo ti può servire per avere sott’occhio i passaggi principali della trama mano a mano che scriverai la sceneggiatura, così sarai sicuro di non dimenticarne neanche uno.

In oltre da questa scaletta ti puoi accorgere se ci sono episodi che andrebbero spostati, messi prima o dopo, o se ci sono dei momenti troppo pesanti o troppo leggeri.

Insomma leggendo la scaletta puoi avere un’idea iniziale del ritmo che avrà la tua storia, e sarà facile e veloce sistemarlo e regolarlo alla perfezione.

 

Trattamento

Si tratta ancora del riassunto della tua storia…ma stavolta dovrà essere lungo circa 30 pagine.

È sempre in forma narrativa, di romanzo, e sempre in terza persona. Non è diviso in scene ma già presenta al suo interno un approfondimento di tutte le sequenze del film.

È qui che potrai descrivere meglio la psicologia dei personaggi, anche di quelli secondari.

Dopo aver scritto l’elenco degli avvenimenti adesso devi raccontarli più dettagliatamente.

 

Scaletta per Scene

Torniamo ancora alle scalette. Come vedi dal titolo del capitolo, la scaletta stavolta sarà su tutte le scene. Ho detto “scene”, non “episodi”. E ho detto “tutte”.

Dunque per la prima volta entriamo in un formato più tecnico e dovrai individuare a livello cinematografico tutte le scene che andrai a mettere in sceneggiatura. Si tratta di una scaletta, quindi ogni scena sarà descritta in pochissime parole, un po’ come hai fatto nella scaletta per punti.

Non ti stupire se scriverai tante scene, è normale. Sarà una scaletta che ti occuperà parecchi fogli.

 

Sceneggiatura

Sei ora arrivato al momento di scrivere la vera sceneggiatura. Di questo parlerò più avanti, nei dettagli, nel modulo Sceneggiatura ed Impaginazione.

 

RIEPILOGO

  • Per vedere se la tua idea è buona e come eventualmente migliorarla, scrivila nella formula “Cosa succederebbe se…?”
  • Per sviluppare l’idea usa la Fase del Bambino Rompipalle.
  • Scrivi ora la tua idea nella formula “è la storia di…che…” Ti aiuterà a chiarirti bene su chi è il protagonista e qual’è il conflitto principale.
  • Scrivi il soggetto; un riassunto di 2 o 3 pagine dove delinei il protagonista e i personaggi principali, e gli eventi più importanti per la trama.
  • La Scaletta per Punti è l’elenco degli episodi principali.
  • Fai ora il trattamento, cioè un riassunto di circa 30 pagine dove descrivi tutti gli episodi della trama e delinei meglio le psicologie dei personaggi.
  • La Scaletta per Scene è l’elenco ordinato delle scene del film. Non devi descriverle dettagliatamente, usa una o due frasi per scena.

ESERCIZI

  • Prendi una tua idea, o fattela suggerire da qualcuno, e scrivila nella formula del “Cosa succederebbe se…?”
  • Ora aggiungici almeno un dettaglio per renderla originale e distinguerla da tutte le altre storie simili.
  • Applica la Fase del Bambino Rompipalle fino ad arrivare alla conclusione della storia.
  • Scrivi la tua idea con la formula della story line “è la storia di..che…”
  • Scrivi non più di 3 pagine riassumendo, in forma romanzata, la tua storia (il soggetto).
  • Fai l’elenco dei punti principali della tua storia.
  • Ora scrivi il trattamento.
  • Compila la Scaletta per Scene.